Prossima iniziativa in programma: SABATO 30 ALLE 10 A BRESCIA IN PREFETTURA: Consegna delle Firme e Sottoscrizioni al Prefetto di Brescia Narcisa Brassesco Pace per la Rimozione di TUTTI i Simboli Padani dalla Scuola Pubblica di Adro (compreso il tetto) …

I Cittadini della Repubblica Italiana non hanno l'”anello al naso” e non si accontentano di qualche “maquillage” !

Domenica 25 invece, una decina di persone, intrepide visto la pioggia battente, ha distribuito, in bici, 2100 copie del Nuovo giornalino comunale. Si tratta di una copia tarocca del giornaletto di propaganda che il sindaco lancini diffonde nelle case con soldi pubblici. Inoltre è la vetrina preferita in cui si espone in improbabili fotografie e nel quale si permette di insultare e “sputtanare” i suoi concittadini “oppositori”. Ora gli abbiamo reso la moneta! Se volete leggervi il giornaletto andate a questa pagina e scaricatelo. C’è anche questa pagina fb

Sabato 23 una quindicina di ragazzi di adro e dintorni hanno dato vita alla seconda “operazione pali puliti”.  L’operazione ha coinvolto ragazzi franciacortini, in gran parte adrensi, nella pulizia dei pali, della segnaletica e dell’arredamento urbano dagli adesivi abusivamente affissi: tutto é filato liscio… anche se si sono registrati istanti abbastanza tesi. A questa pagina di fb potete leggere uno stralcio dell’accesa discussione che i ragazzi hanno avuto con un signore leghista, che si dice facente parte del consiglio comunale di Cortefranca, in quota Lega Nord.

X é il nostro interlocutore, Y é una donna, presumibilmente la moglie? Z é un conoscente e sostenitore di X.

S, D, E, siamo noi “pulitori”.

Buona lettura!

Mentre da Livorno arriva questa generosa offerta.

Mentre la Gelmini si agita e manda gli ispettori proprio in quella città.

Mentre il tribunale respinge e quindi condanna definitivamente il sindaco per discriminazione (leggi razzismo).

Mentre la corte dei conti apre un’inchiesta sullo sperpero di denaro pubblico nell’affare soli delle alpi.

…è in arrivo un week-end con doppia iniziativa verso la rimozione completa e forever dei simboli. Lo saprete tutti ma è meglio ripetersi: sono stati solo coperti e, di fatto, rimangono ancora lì dove erano. Sui simboli e sui bambini  pende ancora la minaccia di ripristino da parte del sindaco. Quindi bando alle ciance e adelante fino alla rimozione.

Il week end prossimo prevede:

1- sabato ore 15.00 (ritrovo alla sede della lista di minoranza Linfa) i giovanissimi di Adro avranno  ancora un “attacco di stacco” e dotati di senso civico e buona volontà gireranno a rimuovere “a gratis” gli adesivi che i leghisti hanno attaccato nei nostri paesi in ogni dove.

2- domenica ore 15.00 dal parcheggio sulla provinciale dove c’è l’edicola (quella vicino al Comune per intenderci) ci si trova per una biciclettata, che potrebbe diventare CRITICAL MASS, per le vie di ADRO. L’obiettivo, oltre a farsi vedere e a portare a casa un’altra iniziativa collettiva è quello di diffondere del bellissimo quanto segretissimo materiale di controinformazione.

DIFFONDETE E NON MANCATE

Anche oggi ad Adro c’è stata mobilitazione e protesta. Una delegazione di una decina di persone da Torino (Italia) è venuta ad Adro a portare i suoi doni come segno di vicinanza alla scuola violentata dall’ideologia leghista e alla cittadinanza che, nonostante tutto non ci sta! Li abbiamo accompagnati al mercato e poi a scuola. Un’altra giornata in cui ad Adro si è detto: “simboli razzisti a scuola: no grazie”.

La manifestazione dei cobas stamattina ha portato circa 200 persone a sfilare per Adro. Non male per un venerdì mattina e per l’ostilità del luogo. Ovviamente la maggioranza delle persone presenti erano insegnanti in sciopero contro la riforma Gelmini. Un’altra Bresciana che sta facendo disastri, lei da Roma però. Ma la cosa che ci tenevamo a sottolineare è il blocco per sciopero della scuola di Adro. Lo sciopero è infatti riuscito proprio nella scuola incriminata dove solo 2 classi delle elementari hanno fatto regolarmente lezione. Benissimo! le forme di lotta si moltiplicano e gli insegnanti stanno dimostrando di essere intenzionati a dire la loro. In corteo c’erano gli insegnanti di Adro così come c’era anche il personale non docente. E’ un atto di coraggio che alcuni mesi fa forse non sarebbe stato così scontato. Un altro picchiettio sulla tesa dura di Lancini!

La rimozione dei simboli della Lega Nord non riguarda solo la scuola ma si spande sul territorio. Un territorio in cui gli amministratori verdi in carica e quelli trombati hanno sparso, come merda, i loro soli verdi ovunque. Panchine, cestini, posaceneri, cartelli delle vie, ma anche pali della luce, cabine dell’enel ecc. Un gruppo di ragazzi di Adro ha deciso di iniziare a ripulire. Partendo proprio da via padania. 40 adesivi in meno di 2 ore di lavoro. Alla luce del sole perchè non si ha paura dei 2 leghistelli dalla testa calda che, credendosi padroni del territorio, scendono dalle macchine e cercano di aggredirti. Il paese non è il loro. Via i simboli razzistti. Dalla scuola e dalle strade! il video è qui

Per segnalare iniziative ad Adro o su Adro potete sciverci a questa mail adrorimuoviamoli@gmail.com

Soddisfatti certo. Ma non ci basta. L’obiettivo è la completa rimozione di tutti i simboli per mano delle istituzioni preposte e a spese del sindaco Oscar Danilo Lancini. E’ questo, in estrema sintesi, il contenuto della conferenza stampa tenutasi all’esterno delle scuole di Adro promossa da alcuni genitori riuniti sotto la firma “genitori per la scuola pubblica”. E’ stata l’occasione per scambiarsi reciproche pacche sulle spalle e scambiarsi sorrisi ma anche, e sopratutto l’occasione per rilanciare: ad Adro, la battaglia è vinta ma la guerra è ancora lunga. Il 4 dicembre è un confine entro il quale non permetteremo di andare: ENTRO QUESTA DATA I SIMBOLI DEVONO ESSERE NON SOLO COPERTI O ARROTOLATI MA COMPLETAMENTE RIMOSSI.  Le prime iniziative sono: VENERDÌ 15 per lo sciopero dei cobas alle 10 in  piazza del mercato (piazza P. Costantino) e SABATO 16 (per chi non scende a Roma) con l’iniziativa promossa dall’associazione Benvenuti in Italia.